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Venerabile Fulton Sheen Arcivescovo (sull’anticristo)

 

Fulton John Sheen, (El Paso, 8 maggio 1895 – New York, 9 dicembre 1979), è stato un arcivescovo cattolico e scrittore statunitense. Fu uno dei primi e più celebri telepredicatori cattolici, prima via radio e successivamente per televisione. Nel 2002 sono state aperte le pratiche per la canonizzazione, ricevendo egli pertanto l’appellativo di Servo di Dio, mentre il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI ne ha dichiarato le virtù eroiche attribuendogli così il titolo di Venerabile.

Del suo apostolato, degne di riflessione sono in particolar modo le posizioni da lui assunte sul tema dell’avvento dell’anticristo e della battaglia di fede che la “vera” Chiesa deve adottare per controbatterlo. Una battaglia che non può che assumere, chiaramente e necessariamente, un carattere “cavalleresco”.

 

Sull’anticristo.

«Stiamo vivendo nei giorni dell’apocalisse, gli ultimi giorni della nostra epoca …. Le due grandi forze: il Corpo mistico di Cristo e il Corpo Mistico dell’Anticristo stanno cominciando a elaborare le linee di battaglia per la fine».

(Flynn T & L. Il Tuono di giustizia. Maxkol Communications, Sterling, VA, 1993 p. 20)

«Il Falso Profeta avrà una religione senza croce. Una religione senza un mondo a venire. Una religione per distruggere le religioni. Ci sarà una chiesa contraffatta. La Chiesa di Cristo [la Chiesa cattolica] sarà una. E il falso profeta ne creerà un’altra. La falsa chiesa sarà mondana, ecumenica e globale. Sarà una federazione di chiese. E le religioni formeranno un certo tipo di associazione globale. Un parlamento mondiale delle chiese. Sarà svuotato di ogni contenuto divino e sarà il corpo mistico dell’Anticristo. Il corpo mistico sulla terra oggi avrà il suo Giuda Iscariota, e sarà il falso profeta. Satana lo assumerà tra i nostri vescovi.[…]

L’Anticristo non si chiamerà così, altrimenti non avrebbe seguaci. Egli non indosserà calze rosse, né vomiterà zolfo, né porterà un tridente né una coda come Mefistofele nel Faust. Questo per aiutare il Diavolo a convincere gli uomini che egli non esiste. Quanto più l’uomo lo nega, più diventa potente. Dio ha definito Sé stesso come “Io sono colui che sono”, e il Diavolo come “Io sono colui che non sono”. Da nessuna parte nella Sacra Scrittura troviamo descritto il Diavolo come un buffone. Piuttosto è descritto come un angelo caduto dal cielo, come “il principe di questo mondo”, il cui scopo è convincerci che non c’è la vita eterna. La sua logica è semplice: se non c’è il paradiso non c’è inferno; se non c’è l’inferno, allora non c’è peccato; se non c’è peccato, allora non c’è nessun giudice, e se non c’è giudizio, allora il male è bene e il bene è il male. Ma come farà a convincerci alla sua religione? La convinzione russa pre-comunista, è che egli verrà travestito come il Grande umanitario; parlerà di pace, prosperità e abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in sé. […]

In mezzo a tutto il suo amore per l’umanità e l’apparente suo discorso di libertà e di uguaglianza, si avrà un grande segreto che egli non dirà a nessuno: egli non crede in Dio. Perché la sua religione sarà la fratellanza senza la paternità di Dio, egli vuole ingannare anche gli eletti. Egli ha istituito una controchiesa che sarà la scimmia della Chiesa, perché lui, il Diavolo, è la scimmia di Dio. Avrà tutte le note e le caratteristiche della Chiesa, ma in senso inverso e svuotata del suo contenuto divino. Sarà un corpo mistico dell’Anticristo che in tutte le cose esteriori somiglierà al corpo mistico di Cristo. […]

La terza tentazione in cui Satana chiese a Cristo di adorarlo e tutti i regni del mondo sarebbero stati suoi, diventerà la tentazione di avere una nuova religione, senza una croce, una liturgia, senza un mondo a venire, una religione per distruggere la religione, o una politica che è una religione – quella che rende a Cesare anche le cose che sono di Dio. In mezzo a tutto il suo amore per l’umanità e all’apparente suo discorso di libertà e di uguaglianza, si avrà un grande segreto che egli non dirà a nessuno: egli non crede in Dio. Perché la sua religione sarà la fratellanza senza la paternità di Dio, egli vuole ingannare anche gli eletti. Egli ha istituito una contro chiesa che sarà la scimmia della Chiesa, perché lui, il Diavolo, è la scimmia di Dio. Avrà tutte le note e le caratteristiche della Chiesa, ma in senso inverso e svuotata del suo contenuto divino. Sarà un corpo mistico dell’Anticristo che in tutte le cose esteriori somiglierà al corpo mistico di Cristo»

Venerabile Fulton J. Sheen Arcivescovo, Communism and the Conscience of the West [Bobbs-Merril Company, Indianapolis, 1948], pp. 24-25).

 

Sulla battaglia.

«Se Egli è quello che afferma di essere, cioè un Salvatore, un Redentore, abbiamo allora un Cristo virile, un condottiero degno di esser seguito in questi tempi terribili; Colui che agevolmente farà breccia nella morte, distruggendo il peccato, la tristezza e la disperazione; un Capo cui possiamo far totale sacrificio di noi stessi senza peraltro perdere la libertà, sebbene conquistandola, e che possiamo amare sino al giorno della nostra morte.

Oggi abbiamo bisogno di un Cristo che, composto con funi un flagello, scacci dai nostri nuovi templi coloro che lì attendono a comprare e a vendere; di un Cristo che biasimi gli alberi di fichi sterili; di un Cristo che parli di croci e di sacrifici e la cui voce somigli alla voce del mare in tempesta, e che, tuttavia, non ci permetta di piluccare e scegliere fra le Sue parole, scartandone le difficili e accettando soltanto quelle che compiacciono alla nostra fantasia.

Abbiamo bisogno di un Cristo che ristabilisca lo sdegno morale, che ci induca a odiare ardentemente il male e ad amare il bene al punto da poter bere la morte come l’acqua».

(Venerabile Fulton J. Sheen Arcivescovo, da La Vita di Cristo.

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