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La Quarta Teoria Politica (di Aleksandr Dugin)

Autore: Aleksandr Dugin

Editore: Aspis, Milano 2019

 

Nota della Redazione

L’interesse di Regina Equitum per questo saggio è motivato dallo sviluppo delle riflessioni in esso contenute. Una volta superate le stereotipate dicotomie politiche che affliggono l’Occidente ormai da secoli, una sola rimane infatti la forma di Potestas temporale giustificata nella propria natura, nei propri presupposti e nelle proprie finalità: il Sacrum Imperium.

Esprimiamo, pertanto, un sincero e ammirato ringraziamento all’indirizzo dell’autore: il filosofo e politologo Prof. Aleksandr Dugin; il quale è riuscito per primo a formulare un’articolata teoria politica, la quale permettesse di soddisfare la stringente esigenza, da tempo e da molti profondamente avvertita, di ritornare agli archetipi della metapolitica.

 

Descrizione

Ciò che la Quarta teoria politica è, nella forma di ciò a cui si oppone, è ormai chiaro. Non è fascismo, né comunismo, né liberalismo. Questa negazione costitutiva è significativa, perchè incarna la nostra determinazione di andare oltre i soliti, vetusti paradigmi ideologici e politici, e di sforzarci a vincere l’inerzia dei cliché nel pensiero politico. Già solo questo è un invito stimolante per uno spirito libero e una mente pensante. Proprio non capisco perchè alcuni, di fronte all’idea di una Quarta teoria politica, non si affrettano a stappare una bottiglia di champagne, ballando e applaudendo per celebrare la scoperta di nuovi orizzonti. Dopotutto, è una sorta di Nuovo anno filosofico, un entusiasmante salto nel buio. Il Vecchio anno ha testimoniato gli sforzi delle tre ideologie politiche – una delle quali sanguinosa al punto da reclamare le vite di milioni di persone. Tutte le critiche del liberalismo provenivano da parte fascista, o comunista. Questi approcci critici ora sono superati, ma la più vecchia delle vecchie ideologie è ancora qua: il liberalismo è ciò che rimane del Vecchio anno, il suo residuo, un passato incerto che non è stato fatto precipitare nell’oblio come si deve. È già passato, ma in nessun modo vuole congedarsi del tutto. In breve, è una chimera, “il drago che ha inghiottito il sole”, o “gli spiriti malvagi che hanno rapito la fanciulla di neve” prima del nuovo anno. In un certo senso, il liberalismo incarna tutto il passato. La Quarta teoria politica è il nome di una rivoluzione e di un nuovo inizio (A. Dugin).

Autore

Aleksandr Gel’evič Dugin, nato a Mosca nel 1962, è filosofo, politologo, sociologo e cultore di geopolitica. Esponente del neo-eurasiatismo, è stato il primo leader del partito Nazional-Bolscevico, fondato insieme ad Eduard Limonov. Considerato, più a torto che a ragione, l’ideologo di Vladimir Putin – su cui scrive un saggio a cavallo tra la politica e l’escatologia – teorizza la Quarta Teoria Politica, che si prefigge come obiettivo di superare liberalismo, comunismo e fascismo, reinterpretando ecletticamente alcuni concetti di Heidegger e combinandoli con la cultura ortodossa russa.