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Neospiritualismo e Cavalleria: alcune riflessioni (di Marco Piottante)

Miniatura: Papa Innocenzo III scomunica gli eretici; Crociati massacrano gli albigesi (XIV sec., Chroniques de Saint-Denis, British Library, Londra)

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Nell’ultimo periodo, con sempre maggiore recrudescenza, è tornato in auge il fenomeno della religione fai-da-te. Il campo è ampio e sta toccando in profondità anche ambienti che in passato avevano sviluppato gli anticorpi rispetto al Magic Shop delle religioni (per dirlo con le parole di una nota canzone di Battiato): emblematico è l’ambiente della ‘Destra’, sempre più frammentata tra gruppetti da compagni di liceo e individui emarginati dalle scarse capacità spirituali che – come atomi impazziti – utilizzano i social per sparare al mondo qualche concetto che pensano di aver capito leggendo quel tal libro. Mentre l’ambiente di ‘Sinistra’, ancor peggio, manca quasi totalmente all’appello dello Spirito.

In mancanza di ‘maestri’ o figure di riferimento si è perso quel “pudore” che, nell’era pre-social, ci impediva di diffondere il proprio pensiero “sulla qualunque” senza averne prima discusso con chi ritenevamo più saggio, più avanti di noi nel percorso spirituale.

Allora, ecco dilagare gruppi neo-pagani che dicono di rifarsi all’antica spiritualità di Roma prisca (avendo letto solo qualche ricostruzione probabilistica “qua e là”); altri che, sulla scia del Teosofismo, si buttano nella falsificazione occidentale del Buddhismo o in qualche setta eretica indiana. Fino ad inneggiare al nuovo vate della Destra terminale (o terminata) Giordano Bruno, figura quanto mai complessa e con molte idee anti-tradizionali, di cui non possiamo certo trattare in questo scritto. Dulcis in fundo come non fare riferimento agli ultra-negazionisti, quelli che asseriscono che, in realtà, non esiste nessuna Tradizione, che questa è stata solo un’invenzione di René Guénon per vendere qualche libro e che avrebbe portato fuori strada anche Julius Evola.

Beh, diremo che per questi ultimi, purtroppo non possiamo fare nulla, sorpassano anche il nichilismo di un Nietzsche, mentre la restante parte del panorama ci fa riflettere su quanto prepotentemente sia tornata una grande sete di spiritualità che, almeno in Italia, non riesce a trovare risposte e finisce per maledire la Chiesa Cattolica, per andarsi a dissetare in religioni ormai morte e sepolte di cui si è persa la catena di trasmissione sapienziale o peggio, in mano a santoni auto-dichiarati, con fini economici se non peggiori.

Invece noi siamo qui a riaffermare che una Vera Tradizione esiste ed è sempre presente nella storia del mondo, incarnata nello spirito di popoli e civiltà. Conduce oltre il razionalismo e lo scientismo, al di là di falsi miti, idoli e religioni partoriti dalla società contemporanea.

Grazie alla Tradizione Perenne, la Via al Sacro è sempre aperta. E forse questo può sconvolgere molti, ma non serve cercare la propria Via in posti esotici o tornando indietro nei millenni a risvegliare forze che non si conoscono e che non si è in grado di padroneggiare.

La tua Via puoi trovarla anche sotto casa, ti basta entrare in una chiesa e scoprire che c’è un’altra faccia della cattolicità, distante anni luce dall’attivismo da ONG assunto da qualche decennio dalla Chiesa Cattolica.

Questa Via cattolica e romana si chiama Cavalleria. Il termine riporta alla mente antiche gesta di cavalieri medievali e l’epopea dei frati Cavalieri Templari, ma è bene rimarcare che la Via cavalleresca è quanto mai viva ed attuale. Anzi, oggi più che mai il Cavaliere armato di una fede piena può fare la differenza in mezzo ad una società desacralizzata, progressista e materialista. Non si tratta, ovviamente, di scendere in piazza con spada ed alabarda, ma di ESSERE ESEMPIO per strada, nelle chiese, sul posto di lavoro, negli spazi sociali, recuperando quello spirito cattolico aristocratico che fu quello dei nostri padri. Replicando quei valori, coraggio, lealtà, onore, fedeltà, pietas che per secoli hanno permesso lo sviluppo dell’Europa cristiana.

D’altronde, la vita si divide tra due spiriti: lo spirito di Cristo e quello del mondo, dell’anticristo; non esiste una zona franca nella quale galleggiare tenendo il piede in due scarpe. La Via della Cavalleria parte dall’uomo e conduce a Dio: è attraverso la fede e l’azione sacrificale, scevra dai frutti, che si arriva alla santità.