Vai al contenuto

Giovannino Guareschi (1908-1968)

Giovannino Guareschi e… Don Camillo

 

Breve preambolo (a cura della Redazione)

Regina Equitum intende donare un piccolo tributo di stima allo scrittore e giornalista Giovannino Guareschi: uomo di grande fede, sia cattolica che monarchica. La frase qui riportata è tratta dalla sua opera “Chi sogna nuovi gerani?”, che è peraltro anagramma del suo nome e cognome. Inutile sottolineare la profetica verità insita in tale apologetica riflessione sul valore della lingua latina (e sul disvalore della cosiddetta cultura moderna).

*****

“Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto “sonoro” potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino.”

Giovannino Guareschi