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Preghiera dei Templari (di Jacques de Molay, ultimo Maestro del Tempio)

Martirio di Jacques de Molay

Chroniques de France ou de St Denis – Royal 20 C VII f. 48

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Preambolo della Redazione

Nel settembre 2001 la studiosa Barbare Frale ha ritrovato, presso il fondo di Castel Sant’Angelo dell’Archivio Segreto Vaticano, un documento originale che la comunità scientifica credeva perduto da molto tempo: si trattava di una pergamena contenente l’assoluzione concessa, per autorità di Papa Clemente V, a Jacques de Molay e ai maggiori dignitari del Tempio, detenuti dal Re di Francia nelle segrete del suo fortilizio di Chinon. Il documento era parte integrante dell’inchiesta pontificia avvenuta a Poitiers nell’estate del 1308.

La scoperta ha dunque risolto definitivamente uno dei più oscuri misteri storici: il processo ai Cavalieri Templari, in quanto accusati di eresia. In tal modo è stata donata ai Cavalieri del Tempio la completa riabilitazione morale e spirituale, confermando come la distruzione del Tempio, e la conseguente condanna a morte del suo ultimo Gran Maestro Jacques de Molay avvenuta nel 1314, abbia avuto a che fare più con gli intrighi della politica, con i giochi di potere e con gli interessi economici.

D’altronde, suddetta scoperta non solo ha ristabilito l’onore del Gran Maestro e di tutto l’Ordine, ma ha altresì permesso di apprezzarne tutta l’eroicità cavalleresca da essi mantenuta pur di fronte all’ingiustizia ed alla menzogna.  

Significative risuonano, infatti, le fiere parole pronunciate da Jacques de Molay – e riportate in questa sua preghiera – con cui egli offriva al Signore la propria innocenza, mentre implorava il definitivo riconoscimento della verità.

Ci sono voluti 687 anni affinché ciò che sembrava esser rimasto inascoltato alla fine risultasse concesso: del resto, agli occhi di Dio “[…] mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte” (Salmo 90). 

 

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Che la grazia dello Spirito Santo ci assista e che Maria, Stella del mare, ci conduca al porto della salvezza. Amen.

Signore Gesù, Cristo santo, Padre eterno, Dio onnipotente, Saggezza, Creatore, Dispensatore, Amministratore benevolo e amatissimo Amico, prode ed umile Redentore, Salvatore misericordioso e clemente, Santissimo Signore Iddio, io Ti scongiuro umilmente e Ti supplico affinché Tu m’illumini, mi liberi e mi conservi così come tutti i fratelli del Tempio e il Tuo turbato popolo cristiano, che è e che sarà.

O Signore in cui sono e da cui provengono tutte le virtù, le buone grazie e i doni dello Spirito Santo, concedi a noi la conoscenza della giustizia e della verità; fa che noi siamo consapevoli delle debolezze e delle miserie delle nostre carni; affinché noi accettiamo la vera umiltà; affinché noi disprezziamo la pochezza del mondo e la sua iniquità, i vani piaceri, la superbia e tutti i mali e affinché il nostro pensiero non sia rivolto che ai beni celesti e siano da noi compiute nell’umiltà le opere necessarie al mantenimento dei nostri voti e dei Tuoi comandamenti.

Santissimo Signore Gesù Cristo, è per mezzo della Tua santa virtù che la Tua grazia ci concede che noi possiamo evitare il diavolo ruggente, tutti i nostri nemici, le loro insidie e le loro opere che Tu, nella tua umiltà e nella Tua pazienza, hai vinto nel legno della Tua Santa Croce, con la quale ci hai riscattato nella Tua santa misericordia.

O nostro Redentore e Difensore, conservaci affinché, per mezzo della Tua Santa Croce e nel Suo segno, noi possiamo oscurare tutti i nemici e le loro insidie; proteggi la Tua Santa Chiesa e illumina i Prelati, i Dottori, i Rettori e il Tuo popolo cristiano in modo che essi proclamino ed insegnino il Tuo santo servizio e la Tua volontà, con un cuore puro, umile e devoto e la loro pietà sia pura e vigilante.

Che essi istruiscano il popolo e l’illuminino con buoni esempi, affinché possiamo compiere umilmente le opere d’umiltà secondo il Tuo esempio e secondo quello dei Tuoi santi apostoli e dei Tuoi eletti.

Rendici coscienti su che cosa siamo, chi siamo, chi saremo, che cosa facciamo e che cosa dobbiamo fare per possedere la vita grazie alla quale raggiungeremo la gioia del Paradiso.

İllumina e converti, se lo desideri, quelli che non sono stati rigenerati dall’acqua e dallo Spirito Santo, affinché essi pervengano alla Tua santa legge, la conservino ed accettino i Sacramenti della Santa Chiesa.

Concedi al Tuo popolo cristiano la volontà ed il possesso di quella Terra Santa nella quale Tu sei nato umilmente, dove ci hai riscattato con la Tua santa misericordia, dove hai compiuto i Tuoi miracoli, dato i Tuoi esempi, dove hai insegnato e che Tu hai promesso ai Tuoi amici.

Veglia su di noi affinché noi la liberiamo e i Tuoi fedeli la posseggano per mezzo della Tua grazia e concedici di compiere il Tuo santo servizio, la Tua volontà e la Tua opera.

O Dio, misericordiosissimo Signore, la Tua Santa religione (quella chiamata il Tempio del Cristo), fondata da un Concilio generale, in onore della Beata e gloriosissima Maria Tua Madre, dal Tuo Beatissimo Confessore Bernardo a cui la Santa Chiesa romana affidò questo compito, il quale insieme ad altri probi uomini la ammaestrò e le affidò la sua missione, questa religione è per un’ingiusta causa prigioniera e schiava del Re di Francia.

Per mezzo della preghiera della Beata e gloriosissima Vergine, e di tutta la Corte Celeste, liberala e conservala o Signore, Tu che sei verità e che sai che noi siamo innocenti. Liberaci affinché noi seguiamo con umiltà i nostri voti e i Tuoi comandamenti, ed eseguiamo il Tuo santo servizio e la Tua volontà.

Abbiamo sopportato le parole inique e false lanciate contro di noi con gravi oppressioni e cattive pene, abbi pietà delle nostre preghiere; ma lo spavento della condanna dei corpi e tutto ciò che ci è stato detto da parte del signor Papa, la carcerazione perpetua a causa della debolezza della carne, queste cose, dette dalla bocca con menzogne, noi non possiamo tollerarle con grande dolore contro la nostra coscienza.

Proteggici Signore con tutto il Tuo popolo cristiano; insegnaci a fare la Tua volontà, accorda al nostro Re Filippo, nipote del Beato Luigi, il Tuo santo Confessore al quale dai il merito attraverso una vita perfetta e, attraverso i meriti, la pace nel suo regno, la concordia con i suoi e con tutti i Re, Principi, Baroni, Cavalieri e servitori.

Che tutti coloro che sono stati scelti per fare e servire la giustizia, secondo il Tuo desiderio e la Tua volontà, che costoro eseguano questa giustizia, la compiano, la soffrano e che conservino in loro e per tutto il popolo cristiano la pace e la luce.

Concedi loro di riconquistare con noi la Terra Santa, di compiere il Tuo santo servizio e le Tue sante opere.

Concedi ai nostri parenti, benefattori e predecessori e ai nostri fratelli vivi e defunti la vita ed il riposo eterno.

Tu che sei Dio e vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Io non son degno di chiedere; ma che la Tua misericordia e la Tua benevolenza, che la Tua beata e gloriosa Madre, nostra Avvocata, e la Società Celeste intercedano ed ottengano per noi. Amen.

Tratto da: L. DAILLEZ, Jacques de Molay dernier maître du Temple, Ed. Robert Dumas, Paris 1974, pp. 179-191